Cosa è lo stress?
Cosa significa veramente la frase tanto usata “mi sento stressato”?
Cerchiamo di scoprirne di più.
E’ chiaro che qualsiasi evento è potenzialmente stressante.
Perciò anche eventi come l’andare in vacanza o vincere un grosso premio alla lotteria, benché siano apparentemente positivi per la maggior parte delle persone, per altri potrebbero risultare
eventi stressanti.
Non solo gli eventi esterni sono potenzialmente stressanti ma anche quelli interni come malattie, infermità di natura fisica e gli stessi processi psicologi sono parte di complessi stimoli che sollecitano la mobilitazione delle risorse di coping di ogni singola persona.
Sia nel caso di eventi interni che esterni, l’effetto stressante dipenderà in maniera considerevole da come la persona valuta nel complesso la sua vita.
“Nessun evento ambientale può essere considerato un agente stressante indipendentemente dalla sua valutazione da parte della persona” (Lazarus e Folkman 1984).
Facciamo un esempio, per alcuni individui la malattia può rappresentare una via di fuga da una situazione lavorativa intollerabile e dunque può portare a cambiamenti positivi.
Possiamo ritenere che gli agenti stressanti sono definiti in base al loro significato e alla loro portata emozionale nel mondo fenomenico di ogni singolo individuo. Ciò sottolinea l’importanza delle differenze individuali nel processo dello stress.
Di conseguenza non bisogna stupirsi o meravigliarsi se viviamo un evento in modo diverso da chi ci sta accanto.
A questo punto è bene introdurre il concetto di locus of control per essere più chiari, tale concetto fu menzionato da Rotter (1966) nell' ambito della teoria dell’apprendimento sociale per distinguere la convinzione che un comportamento sia sotto il nostro controllo, dalla convinzione che esso sia dovuto alla sorte o sia sotto il controllo di altri.
Nell’insieme degli studi condotti in quest’ottica si provò che avere la sensazione che ciò che ci accada sia sotto il nostro controllo è importante nella mediazione degli effetti di una situazione di vita stressante.
Tutto ciò si basa sull’assunto che, per sopravvivere, gli esseri umani abbiano bisogno di padroneggiare il proprio mondo. Interagire in modo competente è dunque vantaggioso ed è alla base della sensazione di controllo personale.
La motivazione che ruolo gioca in tutto questo?
La motivazione alla riuscita è uno dei bisogni più importanti dell’uomo “bisogno di riuscita”, sostiene Murray .
Da studi più recenti è emerso che coloro che hanno una forte tendenza a sforzarsi per riuscire in qualcosa riescano anche a fronteggiare lo stress della vita meglio di coloro che, nella stessa situazione si sforzano meno.
Il “bisogno di riuscita” non si manifesta lì dove la persona non sente di avere un qualche controllo sugli esiti del suo comportamento.
Si è visto che tale bisogno è influenzato dal background socioeconomico e familiare; in conclusione non si nasce con una particolare tendenza a sforzarsi per riuscire, ma viene acquisita attraverso un processo di apprendimento.
Inoltre si può affermare che lo sforzo personale per raggiungere gli obiettivi presenti nell' ambiente sociale sia essenziale al benessere psicologico, di conseguenza possiamo ritenere che la salute psicologica poggi sullo sforzo anziché sulla riuscita.
Dott.ssa Fabrizia Argirò
Psicologa Clinica - Psicoterapeuta in training
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